Disturbo Post Traumatico da Stress (PTSD)
Che cos’è il Disturbo Post Traumatico da Stress?
Il Disturbo Post Traumatico da Stress (PTSD) può svilupparsi in soggetti esposti a uno o più eventi traumatici quali violenze (psicologiche, fisiche o sessuali), guerre, gravi lesioni che provocano sentimenti di intensa paura, terrore e impotenza. Il PTSD può prodursi a partire da poche settimane dall’evento e perdurare per molto tempo; in altri casi, il disturbo si manifesta ad una certa distanza di tempo dall’evento, anche dopo diversi mesi. L’evento traumatico è comunemente rivissuto attraverso flashback, incubi, pensieri e ricordi intrusivi. In altri casi invece i soggetti affetti da PTSD attuano un inconsapevole meccanismo di evitamento dell’evento traumatico che può portarli a stati di amnesia per l’evento stesso.
I pazienti con PTSD vengono abitualmente classificati in tre categorie, in base al loro tipo di coinvolgimento nell’evento criticoche ha originato il disturbo:
primari, le vittime dirette che hanno subito personalmente l’evento traumatico
secondari, i testimoni diretti dell’evento, o i parenti delle vittime primarie (ad esempio, nel caso di un lutto)
terziari, il personale di soccorso (volontario o professionale) che si trova ad operare con le vittime primarie o secondarie.
Come si cura e qual’è il trattamento per il Disturbo Post Traumatico da Stress?
La psicoterapia cognitivo-comportamentale è considerato il trattamento più efficace per il Disturbo Post Traumatico da Stress.
L’obiettivo della psicoterapia sarà quello di comprendere il modo in cui il paziente rivive l’evento traumatico per poi modificare gli schemi di pensiero responsabili delle emozioni negative, sostituendo tali pensieri con altri meno angoscianti. La psicoterapia prevede anche l’attuazione di alcune tecniche di esposizione per aiutare i pazienti ad elaborare il trauma in maniera adattiva e funzionale.